Diamo voce ai nostri "pensieri rampanti", come fossero frutti acerbi ancora appesi all'albero, in attesa di cadere.

sabato 31 dicembre 2011

Cinismo e oroscopo

Mi prendo il permesso di cambiare momentaneamente tono rispetto agli ultimi post. Sono in una fase di pieno cinismo scientifico e di astio verso una (non più giustificabile) ostinata ignoranza.
Nell'era della fisica delle particelle, delle cellule staminali, degli smartphone, della totale multimedialità, dello sviluppo inarrestabile della tecnologia e della scienza... dobbiamo ancora sopportare gli oroscopi di inizio anno?
Mettendo momentaneamente da parte l'assurdità di credere all'influenza che avrebbero sul CARATTERE dell'uomo stelle lontane centinaia di anni luce e soprattutto di immagini (costellazioni) create "spiaccicando" su uno stesso piano stelle lontanissime tra di loro, ci fosse almeno da parte degli astrologi una parvenza di onestà nella loro folle allucinazione pseudo-scientifica. In tal caso considererebbero anche la povera Ofiuco, la sfortunata tredicesima costellazione omessa solo per comodità: dovendo i Babilonesi dividere un angolo di 360 gradi per 13 si ottiene il resto (non si conoscevano ancora i sottomultipli del grado), molto più comodo dividere 360 per 12, ottenendo un angolo di 30 gradi. I nati tra il 29 novembre e il 17 dicembre sono proprio del segno di Ofiuco. E di conseguenza anche tutti gli altri segni slittano...
Tutti insieme possiamo abbattere le infinite porte dell'ignoranza, come implorava il povero Galileo.
Meditate, meditiamo.

Buon anno a tutti

mercoledì 21 dicembre 2011

Spine

La Giunta Coni ha emanato una direttiva a tutte le federazioni sportive nazionali che prevede la sospensione dalla carica di tesserato nonché l'impossibilità di essere eleggibili per coloro i quali siano stati condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati connessi all'attività sportiva.
Adesso si tratta solo di applicare la norma anche al Parlamento italiano.

mercoledì 23 novembre 2011

Qualcosa di molto vivo e vicino

«L'autorità non aveva che da difendere, in nome di signori lontani ed invisibili, cose altrettanto invisibili e lontane, mentre K. lottava per qualcosa di molto vivo e vicino. [...]
In questo modo poteva ben accadere che un bel giorno, nonostante la cortesia dell'autorità e il totale adempimento di tutti i suoi doveri esageratamente lievi, egli, illuso dal favore che in apparenza gli si dimostrava, regolasse la sua vita privata con tanta imprudenza da fallire in pieno, così che l'autorità, con la solita dolcezza e cortesia, quasi a malincuore ma in nome di un ordine pubblico a lui ignoto, fosse costretta a toglierlo di mezzo».

Certo, dopo una delusione lavorativa, rifugiarsi ne “Il Castello” di Franz Kafka non è proprio la scelta più rassicurante! Ma nulla come la scuola italiana in questo momento mi fa venire in mente i tortuosi percorsi del labirintico villaggio e l'ineffabile Castello descritti dal grande saggio di Praga!
Cerchiamo di andare con ordine, senza farsi prendere troppo dall'emozione. Fino a ieri ero supplente di Matematica e Scienze presso una scuola media, insegnavo in I ed in III D. Oggi invece sono di nuovo a caccia di lavoro, essendo stato scalzato -del tutto legittimamente- da una nuova supplente.


mercoledì 9 novembre 2011

39 domande dall'Europa, molte di più da noi

In risposta alle rassicurazioni del nostro governo alle pressioni di Bruxelles, è arrivata una stringente interrogazione da parte della Commissione Europea. In sostanza si tratta di 39 domande molto precise che ribattono punto per punto quello che da Berlusconi è stato promesso qualche giorno fa. Il tono del testo si comprende già dalla prima richiesta, di carattere generale:

Per favore (ah, le potenzialità ironiche della lingua inglese! n.d.r.) fornite una versione postillata della lettera che indichi, per ciascun provvedimento/misura se:
- È già stato varato, e in caso di risposta affermativa indicare i progressi ottenuti tramite la sua attuazione;
- È già stato adottato dal governo, ma non ancora da Parlamento; in caso di risposta affermativa chiarire i tempi necessari all’approvazione da parte del Parlamento e alla sua entrata in vigore; in caso contrario,
- È un nuovo provvedimento: in questo caso fornire un piano d’azione concreto per l’adozione e la sua applicazione, comprensivo di scadenze e di tipologia dello strumento legislativo che il governo intende utilizzare.
Si prega di indicare anche, ove appropriato, l’impatto stimato sul bilancio di ciascun provvedimento/misura e i mezzi con i quali lo si finanzierà.

Molto diretti! Ma, d'altronde, si tratta delle stesse domande che un cittadino di media istruzione chiederebbe al proprio governo. In sostanza dall'Europa ci stanno chiedendo se quella lettera conteneva chiacchiere o impegni seri e sostenibili. Per questo entra nel merito di diverse questioni che vanno dall'occupazione femminile, alla crescita, al contenimento dei costi della politica. Le domande che mi interessano di più e su cui vorrei soffermarmi ora, sono quelle che riguardano il cosiddetto "capitale umano": scuola e università.

venerdì 28 ottobre 2011

Spine

A riguardo delle proposte per uscire dalla pietosa situazione economica italiana, il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi chiarisce che: «L'obiettivo è assumere, non licenziare». Tanto per dare un'idea, questi sono gli stessi che bombardarono l'Afghanistan per garantire la pace.

giovedì 20 ottobre 2011

Sotto il faggio frondoso #2

Cliccare sulla figura per vederla ingrandita. Grazie Alessio per la vignetta!

mercoledì 5 ottobre 2011

Sotto il faggio frondoso

Cliccare sulla figura per vederla ingrandita. Grazie Alessio per la vignetta!

sabato 24 settembre 2011

Dibattito su un grande evoluzionista

Al Centro di Cultura Ecologica (CCE) di Roma si è svolto oggi un interessantissimo convegno su uno delle più grandi menti scientifiche del XX secolo: Stephen J. Gould, che quest'anno avrebbe compiuto settant'anni. Paleontologo, biologo, divulgatore, storico della scienza... Gould era uno scienziato a tutto tondo, che è stato in grado di influire positivamente e profondamente sul pensiero scientifico moderno. La sua grandezza è stata quella di rivoluzionare il modo di pensare i meccanismi dell'Evoluzione, non distruggendo quanto prima di lui era stato detto, bensì recuperandolo ed integrandolo con intuizioni nuove ed acute. Il convegno si è svolto come una sorta di dotta chiacchierata fra cinque grandi esperti di evoluzionismo e conoscitori di S. J. Gould (alcuni hanno avuto anche il privilegio di conoscerlo personalmente), moderata da Giorgio Narducci, uno dei fondatori del circolo Gould.
Sull'incontro sono state illuminanti le parole di presentazione usate dal responsabile del CCE, Stefano Petrella, il quale ha sottolineato quanto sia importante in questo periodo storico rimettere al centro la cultura e il dibattito sui grandi temi della conoscenza. Le sue parole hanno avuto una risonanza ancora più forte perché ad ascoltarle non c'erano solo uditori più o meno esperti di evoluzionismo, ma anche alcune ragazze e alcuni ragazzi di scuola superiore, coinvolti da qualche lungimirante insegnante di scienze, che hanno seguito con interesse buona parte del dibattito. La loro presenza a questo convegno è stata davvero importante, ed a loro vanno tutti i complimenti per aver seguito con attenzione e pazienza -quasi- tutto il dibattito.

martedì 6 settembre 2011

Notturno

Come al solito è notte, ed invece di concedermi un sonno ristoratore, ritorno sull'albero: a sbirciare la notte tra i rami ed a concedermi qualche fugace pensiero.
Il nostro blog esiste ormai da un anno e mezzo, ed in questi mesi abbiamo pubblicato diversi post. Tuttavia, la domanda che puntualmente ci attanaglia è: perché un blog? Io penso che dopo solo un anno e mezzo la domanda sia più che mai attuale.
Mesi fa ci posero la stessa domanda all' iniziativa Segnalib(e)ro ed in quella sede demmo poche risposte, cercando più che altro di ascoltare quello che i presenti volevano dire a noi. Il risultato è stato una chiacchierata molto silenziosa. Se non eravamo noi a fornire risposte, evidentemente, non c'era nessuno disposto a farci domande.
Sicuramente il nostro blog non nasce da una richiesta esterna, quanto piuttosto da una volontà nostra di esprimerci. Ma quanto le nostre intenzioni incontrano l'interesse di un potenziale pubblico? In sostanza, qual è il confine tra la masturbazione intellettuale e la riflessione interessante?

sabato 23 luglio 2011

Dolore e preoccupazione in memoria di un ragazzo

Dieci anni fa un ragazzo veniva ucciso in Italia in una condizione di totale sospensione della legalità. Anche oggi come allora la soverchiante drammaticità degli eventi internazionali rischia di cancellare il ricordo di un evento doloroso e pericoloso.
Doloroso per la perdita di una vita giovane. Pericoloso per l'idea di Stato che è stata trasmessa, in cui coloro che gestiscono la legalità siano gli unici cui sia consentito modificarne arbitrariamente i parametri.
Doloroso per l'infrangersi di un'idea di lotta. Pericoloso perché si è imposta in quel momento un'idea di Europa che tutela i più forti a scapito dei più deboli; un'idea che stiamo scontando con le crisi nazionali dei paesi meno avanzati (Grecia, Portogallo, Irlanda...).
Doloroso per l'accanimento contro gli inermi. Pericoloso perché si è esasperata una contrapposizione tra Stato e cittadini che sembrava relegata agli anni di piombo.
Doloroso per la sconfitta di un'idea solidale e pacifica di Stato. Pericoloso perché chi ha gestito la legalità in Italia in questi dieci anni non ha fatto altro che modificarla a proprio vantaggio.
Dieci anni fa un ragazzo veniva ucciso, durante un evento che ha aperto il millennio appena prima dell'attacco alle Torri.
Da allora molto è cambiato, nei movimenti e nella gestione degli eventi, nelle idee e nella gente. Da allora stiamo raccogliendo ancora i pezzi di una manifestazione che ha lasciato molte ferite nella pelle e molte di più nei pensieri.

Si dice che il seme non muoia senza dare frutti: per adesso si vede solo qualche timido germoglio, ma la speranza è ancora lontana.


mercoledì 6 luglio 2011

Fermandosi alle strisce...


Ben trovati/e cari Lettori e care Lettrici. Qui è il Vostro devotissimo Medardo di Terralba che Vi scrive. Dopo un paio di parentesi un po' più personali (che non vuol dire autobiografiche) con cui spero di non averVi annoiato nei mesi scorsi, oggi sono qui per parlarVi di un argomento impegnato e di grande rilevanza sociale: l'attraversamento delle strisce pedonali. Che?! Direte Voi. Ma che importanza può avere un tale argomento con tutti i casini che ci sono oggi nel nostro caro bel paese? Non sarebbe forse meglio affrontare temi più attuali come il nucleare, l'acqua, la violenza delle forze dell'ordine su cittadini e cittadine che non vogliono lo scempio del territorio su cui vivono o chi più ne ha più ne metta? Bhe, lasciatemi spiegare, perché secondo me la situazione dell'attraversamento delle strisce pedonali può essere emblematica di tutte queste cose assolutamente importanti di cui Voi sicuramente vorreste sentir parlare. Ma andiamo con ordine.
Forse tutti i Lettori e tutte le Lettrici si aspetteranno che io, essendo un Visconte, vada in giro in groppa ad un bello stallone di razza, con sella, briglie e tutto il resto. In verità, e mi dispiace deludere tanta gente, questo non è affatto vero. Certo qualche cavallo sotto il sedere ce l'avrò, ma non ho proprio idea di quanti ne possa sviluppare il mio scooter, sulla cui groppa scorazzo da circa tre anni in giro per questa città.

sabato 2 luglio 2011

C.S., ritratto di un insegnante

"Invece di raccogliere e pubblicare le perle dei somari che suscitano l'ilarità di tante aule professori, bisognerebbe scrivere un'antologia dei bravi insegnanti. La letteratura non manca di simili testimonianze. [...] Se, oltre ai maestri celebri, l'antologia offrisse il ritratto dell'insegnante indimenticabile che quasi tutti abbiamo incontrato a un certo punto del nostro percorso scolastico, forse ne trarremmo qualche lume sulle doti necessarie alla pratica di questo strano mestiere".

Così scrive Daniel Pennac nel suo illuminante "Diario di scuola", e mentre lo leggevo stamane, tra i sobbalzi dell'autobus, chiara si è stagliata nella mia mente la figura di un insegnate, C.S., che più di ogni altro mi ha segnato la crescita.
Nel mio percorso di studi ho avuto la fortuna di incontrare molti insegnanti bravi, uomini e donne, dalle elementari all'università; di ciascuno di loro conservo un ricordo geloso. Tuttavia l'impronta che nel bene e nel male mi ha lasciato C.S. è impressa dentro me più di ogni altra. A lui devo la mia capacità di ragionare, da lui ho imparato le lezioni più grandi e da lui ho subito le più grandi umiliazioni che io possa ricordare della mia giovinezza. Ora che anche io mi diletto di insegnamento è a lui che penso, più o meno volontariamente, non appena entro in classe. È imprinting: ormai è così.

mercoledì 15 giugno 2011

Ancora Abili a Proteggere?

Mi è arrivata questa mail, siccome penso che sia una buona causa la condivido con voi quattro lettori del blog! ;)
Se credete come me sia una giusta causa firmate e diffondete.

Carissimi,
come alcuni di voi sanno da diverso tempo lavoro e sono socia di una cooperativa sociale che si occupa prevalentemente di disagio sociale. La cooperativa, che si chiama Europe consulting (www.europeconsulting.it) per statuto, essendo una coop di tipo B ha come scopo l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Uno dei progetti da noi attivati è quasi totalmente gestito da persone disabili, ma sta attraversando un momento di grossa difficoltà. Vi inoltro una comunicazione che stiamo facendo circolare fra amici e conoscenti in quanto questi dipendenti della nostra cooperativa sono stati messi alla porta dalla protezione civile dopo 7 anni di lavoro...
ogni commento appare superfluo...

Stiamo continuando la nostra battaglia.
Se vi va, vi chiediamo una mano ulteriore.
Se pensate che stiamo difendendo ragioni giuste, firmate la petizione online http://nonchiudete.abiliaproteggere.net/

Sul sito www.europeconsulting.it/siamoancora.php trovate gli aggiornamenti delle ultime concitate e difficili giornate.

grazie ancora

non lasciateci soli!

La cooperativa è di assoluta fiducia, perché cono
sco personalmente chi ci lavora.
Grazie se firmerete, se lascerete un commento, o anche solo se leggerete.

giovedì 9 giugno 2011

Perché voterò sì ai quattro referendum

Al primo voterò sì perché, con tutto che in Italia la macchina dello Stato funziona male, privatizzare alcuni servizi, tra cui la distribuzione dell'acqua, non credo risolverebbe il problema. Sono stanco di privatizzazioni a metà, in cui i contribuenti continuano a pagare sempre più per servizi sempre uguali e pochi dirigenti si prendono i guadagni (vedi Trenitalia, per esempio). Quello che vorrei sono investimenti pubblici e trasparenti per migliorare la qualità dei servizi, buon senso civico che limiti i danni da vandalismo e una seria lotta a corruzione e connivenza, che permetta di mantenere l'efficienza.

Al secondo quesito voterò sì, perché adeguare il prezzo dell'acqua al capitale investito significa svincolarlo dall'esigenza reale della gente. Non tutto si può piegare alle esigenze di mercato. I servizi pubblici essenziali (acqua, trasporti, manutenzione...) dovrebbero essere legati alle necessità delle persone. In America Latina ho visto gli effetti a lungo termine dell'acqua gestita da privati: chi può permettersi di comprare le taniche beve acqua decente, gli altri (e da quelle parti gli "altri" sono tanti) sono costretti a prendersi dissenteria praticamente tutti i mesi.

Al terzo quesito voterò sì, perché non voglio che l'Italia investa in centrali nucleari. Alcune delle cose che vengono dette a favore dell'energia nucleare sono vere, perché si tratta di un tipo di energia conveniente sul lungo periodo e pulita. Tuttavia comporta una serie di complicazioni a mio avviso troppo pericolose, soprattutto in un paese come questo. Non sappiamo gestire una discarica e pretendiamo di smaltire agevolmente scorie nucleari? Non sappiamo costruire un ospedale e pretendiamo di costruire centrali sicure? E anche alle centrali più sicure, cui non accade nulla per decenni, può avvenire un imprevisto che può portare conseguenze a lunghissimo termine. Infine, da un punto di vista filosofico implica un'idea di progresso infinito che non condivido. Prefereirei che i fondi venissero indirizzati alla ricerca ed all'incentivo delle cosiddette "energie alternative".

AL quarto quesito voterò sì, perché non intendo garantire legittimi impedimenti a nessuno, oltre le tutele che già sono presenti nella legge. Io non mi sento un giustizialista, ma vorrei capire se chi mi governa sia colpevole o innocente. Se non si presenta in tribunale non lo saprò mai e, come tutte le vicende italiane, anche queste diventeranno un argomento da bar.

Gaber diceva che gli italiani sono "troppo appassionati da ogni discussione", ma a me sembra che sui temi che coinvolgono il nostro paese (TAV, Ponte sullo Stretto, danni in seguito al terremoto di L'Aquila...) non si riesca a portare avanti un discorso serio senza che scoppi una rissa tra gente poco informata.
Invito tutti i nostri lettori a farsi un'idea propria dopo essersi informati. Questo sarebbe controcorrente in un paese in cui ci si fa un'idea incrollabile e poi si cerca di giustificarla leggendo solo i pareri favorevoli.

Buon voto a tutte e tutti!

domenica 29 maggio 2011

Referendum

Ospitiamo sul nostro blog l'informativa sul referendum del 12 e 13 giugno che hanno scritto alcuni studenti di Lettere Classiche della Sapienza. Nel ringraziare questi ragazzi per il loro impegno, invitiamo voi tutti e tutte ad informarvi con attenzione per andare consapevolmente ad esprimere le vostre preferenze alle urne.


"Caro/a Cittadino/a,
Il REFERENDUM del 12 e 13 giugno 2011 consentirà a tutti noi di esprimere IN MODO LEGITTIMO il nostro parere riguardo i seguenti quesiti:

1) “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Abrogazione
Votando SI': si dice NO alla privatizzazione dell’acqua
 
2) “Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma
Votando
SI': si dice NO ai profitti sull’acqua
 
3) “Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme
Votando
SI': si dice NO al ritorno del nucleare in Italia
 
4) “Abrogazione della legge sul legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri
Votando
SI': si dice NO al legittimo impedimento
 
La validità del referendum abrogativo, uno dei pochi strumenti in mano ai cittadini per esprimere direttamente la propria volontà democratica, dipende dal raggiungimento del quorum.
E’ necessario che TUTTI facciano la loro parte, votando e contribuendo a diffondere un’informazione che le reti televisive di Stato per il momento tendono a far passare in secondo piano.
Grazie per la gentile attenzione"

Qualche link:

martedì 24 maggio 2011

:( :)


Che vita di merda!
Ci mancava solo che quello che credevo fosse l'amore della mia vita se ne andasse. Ora sto qui a deprimermi tutti i giorni pensando a lei, a chissà cosa starà facendo, al fatto che presto troverà qualcuno che preferirà a me, eccetera eccetera. Mentre io non riesco che a pensare a lei, al fatto che mai più riuscirò a provare delle cose così intense e così belle come lo è stato con lei, a vivere momenti così magici, in cui sembra che tutto il resto sia solo un'aggiunta al regalo più grande che la vita ti ha fatto donandoti l'amore di una persona così speciale, eccetera eccetera. Ma poi tutto finisce così in fretta, e quello che si è vissuto sembra tutto un inganno, qualcosa che non può essere stato quello che chiamano amore; ti lascia dentro solo una sensazione di assurdità, di incredulità, di...bho! Non so...di qualcosa di indefinibile, di indefinibilmente brutto, da non voler ripetere assolutamente mai più, perché di fronte a tutto questo non ne vale proprio la pena.

giovedì 12 maggio 2011

Radioattività in Friuli parte 2: le testate nucleari

Scusate il lungo silenzio, ma parlare di radiazioni e di nucleare in questo momento rischia di essere fuorviante, perché saltano subito alla mente gli eventi accaduti in Giappone, il loro risalto mediatico ed il conseguente dibattito che, seppure in maniera strumentale, ne è scaturito in Italia (vedi anche il post “Ci vogliono nuclearizzare”). Tuttavia non sono questi aspetti (pur importanti) che mi interessa sottolineare adesso; almeno non direttamente. Qualcuno ricorderà che ho chiuso la prima parte di questo post nominando la città friulana di Aviano (PN) a proposito del picco di radiazioni registrate in Friuli nel 1989. Pertanto nella seconda parte proverò ad illustrare la relazione tra questo picco e le attività che da decenni già si svolgevano proprio in quella città. Come potete immaginare, sarò piuttosto cauto nelle mie conclusioni!

domenica 8 maggio 2011

May she will stay...

Ci siamo conosciuti grazie a facebook il 20 aprile 2011. Chiara mi aveva contattato perché era rimasta molto affascinata dalle mie foto dei nibbi reali che ho scattato in Basilicata. E si era subito rivelata una ragazza molto intelligente e soprattutto solare... Da quel suo primo contatto abbiamo iniziato un intenso scambio di mail, raccontandoci, attraverso fiumi (o forse oceani) di parole, tutti gli avvenimenti più importanti della nostra vita.
Povera Chiara, l'enorme delusione d'amore che subì la convinse che probabilmente era meglio cambiare aria..Così approfittò del fatto che si era appena laureata in Biologia per andare a fare un phd negli States, per la precisione nel New Hampshire. E qui riuscì tranquillamente a rifarsi una vita, grazie alla sua semplicità e alla sua energia, oltre che alla sua disarmante bellezza.
Da quando era partita (due anni fa) non era ancora tornata a Torino, tanta era la paura di incontrare le persone che stava faticosamente cercando di cancellare. Ora invece, suo malgrado, è costretta a tornare a casa...

giovedì 7 aprile 2011

Sogno di una notte di inizio primavera

Il sentiero è stretto e buio tuttuntratto. Costeggiato da alberi che prima non c'erano, nonostante fossero là dall'inizio. Ora sono appena visibili a causa di una fitta nebbia calata all'improvviso. Mi incammino esitante, non so perché e non so per dove, cercando di non far rumore in quel silenzio assordante. Sembrano ore che avanzo, eppure è appena qualche secondo, quando ecco alle spalle odo un calpestare come di passi. Mi fermo per ascoltare meglio..niente..forse erano i miei. Ricomincio ad avanzare, non so perché e non so per dove. E' poco che cammino, ma le gambe iniziano ad appesantirsi. Poi..rieccolo! Lo stesso rumore di prima, questa volta più distinto. Brivido. Mi blocco. Ma non per udir meglio, perché il calpestare questa volta lo sento bene, sempre più vicino e più veloce. Mi blocco perché le mie gambe sono ormai pesantissime. Ora un respiro roco accompagna i passi alle mie spalle, che oramai sembrano di corsa. Comincio a sudare freddo, ma di muoversi proprio non se ne parla: le gambe non rispondono. Comincio decisamente ad entrare nel panico. Con uno sforzo sovrumano riesco finalmente a smuovere i miei arti inferiori. Comincio a correre, ma mi accorgo che è una corsa al rallentatore, come una danza nello spazio. I passi alle mie spalle sono invece ormai vicinissimi. Non posso o non riesco a voltarmi indietro. Ho paura! Cosa mai potrà essere? Ho la netta consapevolezza che non sia niente di buono. Sento il cuore che mi batte in gola. Poi ad un tratto sono sicuro che mi ucciderà. A questo punto sono terrorizzato. Cerco di accelerare ma non ci riesco. Piango. Comincio a piangere. Sento ormai il fiato della bestia sulla schiena. Qualcuno mi aiuti! Aiuto! Aiuto! Eccolo..è dietro di me..sono immobile..grido..un dolore lancinante al collo..aaaaaaaaaaaahhhhh!

Scatto seduto nel mio letto mentre sto ancora gridando, con una fitta di dolore al collo e il cuore a duemila. Vedo raggi di sole che entrano nella stanza allungandosi sulle lenzuola attraverso le fessure delle persiane semiaperte. Era un incubo cazzo! Un fottuto incubo. Che paura però! Inizio a tranquillizzarmi..il cuore rallenta la sua corsa..il dolore al collo c'è ancora, non si placa. Qualcosa è come se mi stringesse e soffocasse. Provo a portare una mano alla fonte del dolore..e le mie dita si posano su qualcosa che mi fa rabbrividire. E' gelido..e mi stringe. Mi volto e..orrore! E' ancora un incubo! O no? Una donna di una bellezza terrificante sta alle mie spalle e mi tiene al guinzaglio con una catena. E' muta..sguardo fisso..ed è bellissima. Cerco di fuggirle, ma la catena aumenta la sua stretta. Cerco di alzarmi. Non oppone resistenza. Presto mi accorgo che posso andare dappertutto, ma lei è sempre alle mie spalle. Non posso raggiungerla, e non posso liberarmene, altrimenti la stretta diventa insopportabile. Ma è una tortura. E poi quando cazzo finisce quest'incubo. Come si fa a svegliarsi? Qualcuno mi aiuti! Aiuto! Qualcuno mi svegli! Aiuto! Aiuto!

martedì 29 marzo 2011

Ci vogliono nuclearizzare

Cari amici,
in questi giorni il problema del nucleare è prepotentemente (ri)entrato nella nostra quotidianità, riproponendo l' eterna lotta tra coloro che temono per la propria incolumità e sicurezza e coloro che vedono nel nucleare l'unica soluzione ai problemi energetici del nostro paese.
Credo sia necessario ricordare ad alcuni politici dell'attuale governo che i 20 milioni di persone che votarono al referendum del 1987 non rappresentarono "la sinistra incantata da un gruppo esiguo di ambientalisti" (Silvio Berlusconi), bensì una grande rappresentanza del popolo italiano che gridò a gran voce NO al nucleare!
Molte persone oggi si chiedono perché mai si debba di nuovo votare per bloccare una legge già abrogata nell' 87. La risposta è semplice, chi ci governa non ritiene il popolo italiano in grado di decidere per il proprio bene e per il proprio futuro. Quindi Giovedì 9 luglio 2009 il Senato italiano approvò il disegno di legge sullo sviluppo con 154 voti a favore, 1 voto contrario e 1 astenuto. Credo vada sottolineato (astenendomi dal fare commenti) il fatto che l'opposizione NON PARTECIPO' AL VOTO! Per cui oggi ci troviamo nostro malgrado a dover ripetere il voto, e meno male che siamo riusciti ad ottenere questa possibilità!
In una recente intervista il "nostro" premier, nel disperato tentativo di convincere le masse della indispensabilità del nucleare, è riuscito a farci capire una volta per tutte che lui stesso non ne sa assolutamente niente, non se ne è mai realmente interessato e soprattutto non ne conosce minimamente i rischi ad esso collegati. A tal proposito, evito di dilungarmi oltre (per ora) ed allego il link di questa brevissima intervista, che credo debba quanto meno far riflettere. I miei ragazzi di terza media con cui affronto questi argomenti in confronto sembrerebbero astrofisici
nucleari.



A presto cari Baroni

Marcovaldo

lunedì 14 marzo 2011

Segna lib(e)ro

Gli amici di Bulé - Blog de' Pazzi ci danno la possibilità di incontrarci e raccontarci dal vivo sabato 26 marzo, durante Segnalib(e)ro, giornata dell'editoria indipendente.
L'evento si svolgerà a piazza C. Loriedo (Colli Aniene, Roma), dalle 10:30 al tramonto.

La giornata è aperta a tutti coloro che vogliano confrontarsi sui temi della libera informazione, dell'editoria via web e della comunicazione indipendente.
Chiunque desideri salire sull'albero con noi può venire a conoscerci alle 15:30, quando avremo la possibilità di fare una chiacchierata sui temi che più ci stanno a cuore: libertà, complessità, individuo, massa...
Vi aspettiamo: portate le vostre idee e facciamole... fruttare!

martedì 8 marzo 2011

Tu sei bellezza (auguri per l'8 marzo)

I capelli radi, raccolti e l'aria da studentessa diligente, la ragazza che siede sul seggiolino di destra si guarda attorno un attimo, prima di rituffarsi fitta fitta nella conversazione con la sua vicina. L'ora è tarda, poco prima di cena ed ella stringe tra le mani delle dispense fotocopiate alla meglio, con sottolineature disordinate. Gli abiti sono sportivi, leggermente lisi, pratici e comodi. Quando volge lo sguardo agli altri avventori della metropolitana, la ragazza sembra assente, smarrita, quasi impaurita; ma quando si volta a parlare con l'amica il volto le si illumina di nuovo, di una luce che non ci si aspetterebbe. I suoi capelli fini e trascurati d'un tratto appaiono come fossero una chioma fluente, il suo volto si colora, la sua espressione intimorita si trasforma in sorriso.

domenica 6 marzo 2011

Con il tricolore nel cu...


Chissà quanti di voi, Lettori e Lettrici, starà completando il titolo di questo post con tre lettere o con due. Sarebbe interessante fare una statistica. Magari, se siete dimezzati/e anche Voi, come me, lo state completando sia in un modo che nell'altro. Questa volta però, mi dispiace deluderVi, c'è poco di dimezzato in quello che scriverò. E tengo a precisare che saranno tutte opinioni molto personali.
Il tam tam di questi giorni sull'argomento dell'unità d'Italia ha suscitato in me molte riflessioni, oltre che un forte senso di nausea. Immagino che quest'insistenza continua da parte dei media non abbia niente da invidiare all'insistenza spesso usata dalle strategie di propaganda di governi dittatoriali. E questa è una prima riflessione.
La seconda riguarda il contenuto dell'insistenza: l'unità d'Italia. Un contenuto certo innocente rispetto a quelli che volevano essere fatti passare dalle propagande di cui sopra, penseranno Alcuni/e. Ma ne siamo proprio sicuri?
Bhe sì! Mi risponderanno quegli/lle Alcuni/e. La superiorità della razza ariana per esempio, è una mistificazione, un qualcosa di inventato, che voleva essere fatto passare per qualcosa di reale allo scopo di ottenere determinati risultati. La qual cosa non è applicabile al concetto di unità d'Italia.
Ebbene, cari e care Alcuni/e, io non la penso proprio così.

martedì 1 marzo 2011

Ecco a voi Marcovaldo...

Ragazzi ce l'abbiamo fatta, finalmente sono tra voi!!

domenica 27 febbraio 2011

Libertà di educare alla libertà

Si può educare alla libertà? Il problema è annoso e più profondo di quanto oggi possa sembrare. Viviamo in un momento di crisi dell'educazione, sovrastata dalla comunicazione di massa. Tuttavia non possiamo più permetterci di trascurare la questione educativa, perché la società e l'individuo affondano le proprie radici proprio lì.
Riuscire a capire il significato delle parole (diceva Don Milani) ci permette di comprenderle davvero, quindi essere liberi: etimologicamente la parola educare è l'opposto di insegnare. L'educazione è l'atto del tirare fuori, quello che Socrate chiamava maieutica, in riferimento al lavoro delle ostetriche. Al contrario, insegnare (non così diverso da insignire) significa imprimere un segno. In entrambi i casi bisogna stare bene attenti all'obiettivo: tirar fuori verso dove? Imprimere quale segno? Timidamente qualcuno ricomincia a parlare coerentemente di libertà, ma qui il cerchio si chiude: si può educare alla libertà?

giovedì 24 febbraio 2011

Anarchia e Complessità



Recentemente ho letto un articolo sull'ultimo numero di Wired un'intervista a Josh Klein che parla della necessità di “hackerare” le regole sociali per ottenere un mondo migliore.

Si parla di complessità sempre crescente dei sistemi sociali e del fatto che la responsabilità di condurre il sistema ricade sull'insieme dei singoli individui.

Sul concetto di hacker e sul contenuto dell’intervista, magari ci ritorneremo in un altro post, qui volevo condividere alcuni pensieri e alcuni collegamenti concettuali che mi sono stai ispirati da questa frase, in mezzo all'intervista.
Da questa frase mi sono nate due riflessioni la prima legata alla complessità del sistema sociale e la seconda legata alla responsabilità dei singoli individui.
Complessità riferita all'organizzazione che serve per far "vivere" o "sopravvivere" un sistema o un tipo di organizzazione sociale e "politica" e responsabilità intesa anch'essa in senso politico e sociale.


giovedì 27 gennaio 2011

Radioattività in Friuli parte 1: il territorio

Chi conosce il Friuli-Venezia Giulia sa perfettamente che rappresenta la porta d'Italia da molti punti di vista. Nei secoli passati è stato l'ingresso principale per le invasioni barbariche (dagli Unni di Attila ai Longobardi), ma già fin da prima dell'avvento umano si tratta di un corridoio preferenziale per la migrazione di molte specie di animali dai Balcani. Infine, da sempre è il punto di ingresso delle correnti d'aria provenienti dall'Est (la bora è un classico esempio di quest'ultimo passaggio). Ogni attraversamento lascia le sue tracce: i popoli lasciano parte del loro bagaglio culturale e gli animali lasciano una traccia genetica riconoscibile dagli esperti; ma le correnti? Non siamo abituati a pensare ai lasciti del vento, che identifichiamo come transitori per definizione. Ma talvolta le correnti possono portare un bagaglio gravoso, tutt'altro che transitorio.

giovedì 20 gennaio 2011

Ma non bastavano le tette?



Bene bene bene..o male male male..o bene male bene..o male male bene..(ok posso già dire eccetera..) insomma, fate un po' Voi, a seconda di come è iniziato il Vostro nuovo anno. Per me, il mio, avrei qualche difficoltà a definirlo. In qualsiasi caso, spero che il Vostro sia iniziato meglio.
Ma a parte questo, passo ora a parlarVi di una cosa alla quale tengo particolarmente.
Come alcuni/e dei nostri/e numerosissimi/e Lettori e Lettrici avranno sicuramente notato, io, a dispetto del mio nome che è Il Visconte Dimezzato, uso un linguaggio che è invece spesso raddoppiato. Al di là della rima multipla, mi riferisco a quel quasi noioso politically correct di cui faccio uso nei casi in cui una parola possa essere espressa nella lingua italiana sia al maschile che al femminile. E' certo un'abitudine che appesantisce sia la lettura che la scrittura di un testo, ma è un'abitudine che, a mio modo di vedere le cose, non si esaurisce nella mera formalità, ma porta invece con sé un significato tutt'altro che banale.
Vado ad argomentare quanto sostenuto.

sabato 1 gennaio 2011

Il ritmo della vita

Il mio buon auspicio per l'anno appena cominciato giunge dalla Grecia del VII secolo avanti Cristo, precisamente da uno dei poeti più profondi ed irriverenti del suo tempo: Archiloco.
Ecco le sue parole:

Animo, animo mio, sconvolto da sventure senza rimedio
sorgi, opponi il petto ai nemici e difenditi;
non indietreggiare di fronte alle loro insidie.
E, se vinci, non inorgoglirti in pubblico,
se sei vinto, non piangere prostrato in casa.
Godi delle gioie, ma non troppo, e nel dolore per la sventura
non perdere il senso della misura.
Riconosci quale ritmo domina gli uomini.

Buon principio
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