Diamo voce ai nostri "pensieri rampanti", come fossero frutti acerbi ancora appesi all'albero, in attesa di cadere.

sabato 17 luglio 2010

La pubblicità può essere "buona"?

Giorni fa, parlando con una mia amica giornalista, si rifletteva su alcune pubblicità viste di recente.
Quello che facevo notare è che alcune pubblicità, per promuovere il prodotto utilizzassero messaggi,
che mi sembravano, come dire, "portatori di speranza" e che incoraggiassero ad attingere alle proprie risorse per operare un cambiamento positivo nella realtà che ci circonda.
Gli spot in questione li potete vedere qui e qui.
Mi colpisce che si sia scelto questo tipo di messaggio piuttosto che un altro in un periodo che definire di crisi è un eufemismo.
Certo, per invitare a spendere bisogna dare fiducia, e questa può essere una risposta.
Ma per far spendere si può far leva anche sulla paura, sull'ingordigia, sul desiderio sessuale....
Quindi torniamo all'argomento della nostra discussione: perché si è scelto proprio questo tipo di messaggio veicolante piuttosto che un altro? Perché si è fatto leva sulla speranza, sul coraggio di rischiare, su un' "etica sociale" (passatemi il termine, per favore!) , sul seguire i propri sogni e non si è spinto sul cercare a tutti i costi più vantaggi per a se stessi o sulla bontà del prodotto?
Intendiamoci, non penso che queste pubblicità siano esenti da ogni critica, anzi.
Per esempio gli spot che riguardano la banca sono state persino ritirati per le polemiche che avevano suscitato.
Ma il punto della mia riflessione è: in questo periodo di crisi il fatto che per invitare ad acquistare un prodotto si punti sulla creatività, sulla speranza e su l'impegno "sociale" è una truffa a danno dei soliti poveracci o un buon segno? Oppure non significa nulla?
Io spero che sia un buon segno, ma chissà cosa ne pensa chi legge.

mercoledì 14 luglio 2010

Mad world

La tristezza è un sentimento vivo, che va vissuto ed espresso. Chi vive la propria tristezza ha coraggio, perché aggira il condizionamento di un mondo che ci vorrebbe impersonali e vincenti, sempre. Chi piange racconta un mondo nuovo, fatto di sentimenti veri e profondi; in cui le persone hanno il coraggio di seppellire le parti morte di sé ed evolversi e tornare a ridere ancora: per non correre sempre in circolo attorno ad un'idea di se stessi.

"And I find it kind of funny
I find it kind of sad
The dreams in which I’m dying
Are the best I’ve ever had.
I find it hard to tell you
I find it hard to take
When people run in circles
It’s a very very
Mad world
Mad world"
Gary Jules - Mad World

Grazie a Luca per la splendida e profonda interpretazione di Mad World

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