Diamo voce ai nostri "pensieri rampanti", come fossero frutti acerbi ancora appesi all'albero, in attesa di cadere.

sabato 24 settembre 2011

Dibattito su un grande evoluzionista

Al Centro di Cultura Ecologica (CCE) di Roma si è svolto oggi un interessantissimo convegno su uno delle più grandi menti scientifiche del XX secolo: Stephen J. Gould, che quest'anno avrebbe compiuto settant'anni. Paleontologo, biologo, divulgatore, storico della scienza... Gould era uno scienziato a tutto tondo, che è stato in grado di influire positivamente e profondamente sul pensiero scientifico moderno. La sua grandezza è stata quella di rivoluzionare il modo di pensare i meccanismi dell'Evoluzione, non distruggendo quanto prima di lui era stato detto, bensì recuperandolo ed integrandolo con intuizioni nuove ed acute. Il convegno si è svolto come una sorta di dotta chiacchierata fra cinque grandi esperti di evoluzionismo e conoscitori di S. J. Gould (alcuni hanno avuto anche il privilegio di conoscerlo personalmente), moderata da Giorgio Narducci, uno dei fondatori del circolo Gould.
Sull'incontro sono state illuminanti le parole di presentazione usate dal responsabile del CCE, Stefano Petrella, il quale ha sottolineato quanto sia importante in questo periodo storico rimettere al centro la cultura e il dibattito sui grandi temi della conoscenza. Le sue parole hanno avuto una risonanza ancora più forte perché ad ascoltarle non c'erano solo uditori più o meno esperti di evoluzionismo, ma anche alcune ragazze e alcuni ragazzi di scuola superiore, coinvolti da qualche lungimirante insegnante di scienze, che hanno seguito con interesse buona parte del dibattito. La loro presenza a questo convegno è stata davvero importante, ed a loro vanno tutti i complimenti per aver seguito con attenzione e pazienza -quasi- tutto il dibattito.

martedì 6 settembre 2011

Notturno

Come al solito è notte, ed invece di concedermi un sonno ristoratore, ritorno sull'albero: a sbirciare la notte tra i rami ed a concedermi qualche fugace pensiero.
Il nostro blog esiste ormai da un anno e mezzo, ed in questi mesi abbiamo pubblicato diversi post. Tuttavia, la domanda che puntualmente ci attanaglia è: perché un blog? Io penso che dopo solo un anno e mezzo la domanda sia più che mai attuale.
Mesi fa ci posero la stessa domanda all' iniziativa Segnalib(e)ro ed in quella sede demmo poche risposte, cercando più che altro di ascoltare quello che i presenti volevano dire a noi. Il risultato è stato una chiacchierata molto silenziosa. Se non eravamo noi a fornire risposte, evidentemente, non c'era nessuno disposto a farci domande.
Sicuramente il nostro blog non nasce da una richiesta esterna, quanto piuttosto da una volontà nostra di esprimerci. Ma quanto le nostre intenzioni incontrano l'interesse di un potenziale pubblico? In sostanza, qual è il confine tra la masturbazione intellettuale e la riflessione interessante?

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