Diamo voce ai nostri "pensieri rampanti", come fossero frutti acerbi ancora appesi all'albero, in attesa di cadere.

mercoledì 23 novembre 2011

Qualcosa di molto vivo e vicino

«L'autorità non aveva che da difendere, in nome di signori lontani ed invisibili, cose altrettanto invisibili e lontane, mentre K. lottava per qualcosa di molto vivo e vicino. [...]
In questo modo poteva ben accadere che un bel giorno, nonostante la cortesia dell'autorità e il totale adempimento di tutti i suoi doveri esageratamente lievi, egli, illuso dal favore che in apparenza gli si dimostrava, regolasse la sua vita privata con tanta imprudenza da fallire in pieno, così che l'autorità, con la solita dolcezza e cortesia, quasi a malincuore ma in nome di un ordine pubblico a lui ignoto, fosse costretta a toglierlo di mezzo».

Certo, dopo una delusione lavorativa, rifugiarsi ne “Il Castello” di Franz Kafka non è proprio la scelta più rassicurante! Ma nulla come la scuola italiana in questo momento mi fa venire in mente i tortuosi percorsi del labirintico villaggio e l'ineffabile Castello descritti dal grande saggio di Praga!
Cerchiamo di andare con ordine, senza farsi prendere troppo dall'emozione. Fino a ieri ero supplente di Matematica e Scienze presso una scuola media, insegnavo in I ed in III D. Oggi invece sono di nuovo a caccia di lavoro, essendo stato scalzato -del tutto legittimamente- da una nuova supplente.


mercoledì 9 novembre 2011

39 domande dall'Europa, molte di più da noi

In risposta alle rassicurazioni del nostro governo alle pressioni di Bruxelles, è arrivata una stringente interrogazione da parte della Commissione Europea. In sostanza si tratta di 39 domande molto precise che ribattono punto per punto quello che da Berlusconi è stato promesso qualche giorno fa. Il tono del testo si comprende già dalla prima richiesta, di carattere generale:

Per favore (ah, le potenzialità ironiche della lingua inglese! n.d.r.) fornite una versione postillata della lettera che indichi, per ciascun provvedimento/misura se:
- È già stato varato, e in caso di risposta affermativa indicare i progressi ottenuti tramite la sua attuazione;
- È già stato adottato dal governo, ma non ancora da Parlamento; in caso di risposta affermativa chiarire i tempi necessari all’approvazione da parte del Parlamento e alla sua entrata in vigore; in caso contrario,
- È un nuovo provvedimento: in questo caso fornire un piano d’azione concreto per l’adozione e la sua applicazione, comprensivo di scadenze e di tipologia dello strumento legislativo che il governo intende utilizzare.
Si prega di indicare anche, ove appropriato, l’impatto stimato sul bilancio di ciascun provvedimento/misura e i mezzi con i quali lo si finanzierà.

Molto diretti! Ma, d'altronde, si tratta delle stesse domande che un cittadino di media istruzione chiederebbe al proprio governo. In sostanza dall'Europa ci stanno chiedendo se quella lettera conteneva chiacchiere o impegni seri e sostenibili. Per questo entra nel merito di diverse questioni che vanno dall'occupazione femminile, alla crescita, al contenimento dei costi della politica. Le domande che mi interessano di più e su cui vorrei soffermarmi ora, sono quelle che riguardano il cosiddetto "capitale umano": scuola e università.

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