Diamo voce ai nostri "pensieri rampanti", come fossero frutti acerbi ancora appesi all'albero, in attesa di cadere.

giovedì 27 gennaio 2011

Radioattività in Friuli parte 1: il territorio

Chi conosce il Friuli-Venezia Giulia sa perfettamente che rappresenta la porta d'Italia da molti punti di vista. Nei secoli passati è stato l'ingresso principale per le invasioni barbariche (dagli Unni di Attila ai Longobardi), ma già fin da prima dell'avvento umano si tratta di un corridoio preferenziale per la migrazione di molte specie di animali dai Balcani. Infine, da sempre è il punto di ingresso delle correnti d'aria provenienti dall'Est (la bora è un classico esempio di quest'ultimo passaggio). Ogni attraversamento lascia le sue tracce: i popoli lasciano parte del loro bagaglio culturale e gli animali lasciano una traccia genetica riconoscibile dagli esperti; ma le correnti? Non siamo abituati a pensare ai lasciti del vento, che identifichiamo come transitori per definizione. Ma talvolta le correnti possono portare un bagaglio gravoso, tutt'altro che transitorio.

giovedì 20 gennaio 2011

Ma non bastavano le tette?



Bene bene bene..o male male male..o bene male bene..o male male bene..(ok posso già dire eccetera..) insomma, fate un po' Voi, a seconda di come è iniziato il Vostro nuovo anno. Per me, il mio, avrei qualche difficoltà a definirlo. In qualsiasi caso, spero che il Vostro sia iniziato meglio.
Ma a parte questo, passo ora a parlarVi di una cosa alla quale tengo particolarmente.
Come alcuni/e dei nostri/e numerosissimi/e Lettori e Lettrici avranno sicuramente notato, io, a dispetto del mio nome che è Il Visconte Dimezzato, uso un linguaggio che è invece spesso raddoppiato. Al di là della rima multipla, mi riferisco a quel quasi noioso politically correct di cui faccio uso nei casi in cui una parola possa essere espressa nella lingua italiana sia al maschile che al femminile. E' certo un'abitudine che appesantisce sia la lettura che la scrittura di un testo, ma è un'abitudine che, a mio modo di vedere le cose, non si esaurisce nella mera formalità, ma porta invece con sé un significato tutt'altro che banale.
Vado ad argomentare quanto sostenuto.

sabato 1 gennaio 2011

Il ritmo della vita

Il mio buon auspicio per l'anno appena cominciato giunge dalla Grecia del VII secolo avanti Cristo, precisamente da uno dei poeti più profondi ed irriverenti del suo tempo: Archiloco.
Ecco le sue parole:

Animo, animo mio, sconvolto da sventure senza rimedio
sorgi, opponi il petto ai nemici e difenditi;
non indietreggiare di fronte alle loro insidie.
E, se vinci, non inorgoglirti in pubblico,
se sei vinto, non piangere prostrato in casa.
Godi delle gioie, ma non troppo, e nel dolore per la sventura
non perdere il senso della misura.
Riconosci quale ritmo domina gli uomini.

Buon principio
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