Diamo voce ai nostri "pensieri rampanti", come fossero frutti acerbi ancora appesi all'albero, in attesa di cadere.

mercoledì 15 giugno 2011

Ancora Abili a Proteggere?

Mi è arrivata questa mail, siccome penso che sia una buona causa la condivido con voi quattro lettori del blog! ;)
Se credete come me sia una giusta causa firmate e diffondete.

Carissimi,
come alcuni di voi sanno da diverso tempo lavoro e sono socia di una cooperativa sociale che si occupa prevalentemente di disagio sociale. La cooperativa, che si chiama Europe consulting (www.europeconsulting.it) per statuto, essendo una coop di tipo B ha come scopo l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Uno dei progetti da noi attivati è quasi totalmente gestito da persone disabili, ma sta attraversando un momento di grossa difficoltà. Vi inoltro una comunicazione che stiamo facendo circolare fra amici e conoscenti in quanto questi dipendenti della nostra cooperativa sono stati messi alla porta dalla protezione civile dopo 7 anni di lavoro...
ogni commento appare superfluo...

Stiamo continuando la nostra battaglia.
Se vi va, vi chiediamo una mano ulteriore.
Se pensate che stiamo difendendo ragioni giuste, firmate la petizione online http://nonchiudete.abiliaproteggere.net/

Sul sito www.europeconsulting.it/siamoancora.php trovate gli aggiornamenti delle ultime concitate e difficili giornate.

grazie ancora

non lasciateci soli!

La cooperativa è di assoluta fiducia, perché cono
sco personalmente chi ci lavora.
Grazie se firmerete, se lascerete un commento, o anche solo se leggerete.

giovedì 9 giugno 2011

Perché voterò sì ai quattro referendum

Al primo voterò sì perché, con tutto che in Italia la macchina dello Stato funziona male, privatizzare alcuni servizi, tra cui la distribuzione dell'acqua, non credo risolverebbe il problema. Sono stanco di privatizzazioni a metà, in cui i contribuenti continuano a pagare sempre più per servizi sempre uguali e pochi dirigenti si prendono i guadagni (vedi Trenitalia, per esempio). Quello che vorrei sono investimenti pubblici e trasparenti per migliorare la qualità dei servizi, buon senso civico che limiti i danni da vandalismo e una seria lotta a corruzione e connivenza, che permetta di mantenere l'efficienza.

Al secondo quesito voterò sì, perché adeguare il prezzo dell'acqua al capitale investito significa svincolarlo dall'esigenza reale della gente. Non tutto si può piegare alle esigenze di mercato. I servizi pubblici essenziali (acqua, trasporti, manutenzione...) dovrebbero essere legati alle necessità delle persone. In America Latina ho visto gli effetti a lungo termine dell'acqua gestita da privati: chi può permettersi di comprare le taniche beve acqua decente, gli altri (e da quelle parti gli "altri" sono tanti) sono costretti a prendersi dissenteria praticamente tutti i mesi.

Al terzo quesito voterò sì, perché non voglio che l'Italia investa in centrali nucleari. Alcune delle cose che vengono dette a favore dell'energia nucleare sono vere, perché si tratta di un tipo di energia conveniente sul lungo periodo e pulita. Tuttavia comporta una serie di complicazioni a mio avviso troppo pericolose, soprattutto in un paese come questo. Non sappiamo gestire una discarica e pretendiamo di smaltire agevolmente scorie nucleari? Non sappiamo costruire un ospedale e pretendiamo di costruire centrali sicure? E anche alle centrali più sicure, cui non accade nulla per decenni, può avvenire un imprevisto che può portare conseguenze a lunghissimo termine. Infine, da un punto di vista filosofico implica un'idea di progresso infinito che non condivido. Prefereirei che i fondi venissero indirizzati alla ricerca ed all'incentivo delle cosiddette "energie alternative".

AL quarto quesito voterò sì, perché non intendo garantire legittimi impedimenti a nessuno, oltre le tutele che già sono presenti nella legge. Io non mi sento un giustizialista, ma vorrei capire se chi mi governa sia colpevole o innocente. Se non si presenta in tribunale non lo saprò mai e, come tutte le vicende italiane, anche queste diventeranno un argomento da bar.

Gaber diceva che gli italiani sono "troppo appassionati da ogni discussione", ma a me sembra che sui temi che coinvolgono il nostro paese (TAV, Ponte sullo Stretto, danni in seguito al terremoto di L'Aquila...) non si riesca a portare avanti un discorso serio senza che scoppi una rissa tra gente poco informata.
Invito tutti i nostri lettori a farsi un'idea propria dopo essersi informati. Questo sarebbe controcorrente in un paese in cui ci si fa un'idea incrollabile e poi si cerca di giustificarla leggendo solo i pareri favorevoli.

Buon voto a tutte e tutti!
Creative Commons LicenseI testi e le immagini, salvo dove diversamente indicato, sono opera de "i Baroni Rampanti" e sono concessi sotto la Licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 2.5- Italia.