Pamela,
Fiona e Gina, sono tre ragazze newyorchesi. Stanno prendendo il sole
in una piscina della loro città. Pamela indossa un costume intero.
Fiona legge un libro, Pamela e Gina sono cugine.
Cosa
si può dedurre da questo?
-Che
Fiona è una studentessa universitaria;
-che
Pamela è grassa;
-che
a Roma non sono le 9 del mattino;
-che
Pamela e Fiona sono cugine.
Tra
queste c'è una sola risposta giusta. Si tratta di uno dei quesiti
che facevano parte della prima prova d'esame del concorso a cattedre
appena svolto, che è stata superata solo da un terzo dei candidati
(tutti abilitati e con esperienza). L'esercizio di logica ha destato
qualche polemica.
Caro
collega Alex Corlazzoli,
ho
letto il tuo accorato intervento sul sito del Fatto Quotidiano e non
posso che offrirti tutta la mia solidarietà, da sottoprecario della
scuola quale io sono. Mi hanno colpito e commosso le parole che hai
speso a difesa del tuo lavoro e soprattutto la passione e
l'originalità che dedichi continuamente ai tuoi ragazzi. Anche io
come te sono consapevole che questo sia l'unico modo di trasmettere
qualcosa ai nostri studenti.
Essendo
io un insegnante (supplente) di scuola media e superiore, raccolgo i
frutti del lavoro che tu e i tuoi colleghi della scuola elementare
seminate durante quelli che sono i cinque anni più importanti (e
bistrattati) del processo di sviluppo di una persona. Inutile dire
che quello che raccolgo (e che a mia volta sono chiamato a
ri-seminare) non sempre è fertile e fecondo, perché tante sono le
difficoltà che i ragazzi si trascinano, sin dalle elementari.
Così,
oltre a dover fronteggiare come te le numerose difficoltà sociali e
familiari che i ragazzi vivono a casa, spesso mi trovo a dover
combattere contro la loro assoluta incapacità di gestire quel poco
di ansia e frustrazione che la scuola comporta (come per un compito
in classe o un brutto voto). Tuttavia, chi dei miei lettori non sa
quanto siano frequenti nella vita queste sensazioni? Chi non vorrebbe
una formuletta risolutiva per affrontarle? Ebbene, c'è e si chiama
razionalità.
La
razionalità è una dote su cui io ho un osservatorio privilegiato,
insegnando matematica e scienze, e mi rendo conto che, dopo anni di
dominio di un'emotività di massa, di stampo televisivo e
consumistico, la sua importanza è spesso sottovalutata. Ai miei
studenti dico sempre che per capire la geometria occorre
immaginazione, e che essa è come un muscolo: va allenata. La
razionalità funziona nella stessa maniera e uno dei suoi elementi
portanti è la logica, disciplina di cui è facile ridere, come dici
tu, perché parte da spunti spesso banali.
La
logica però, per restare nell'esempio delle ragazze a New York, è
quella che impedirebbe ad una ragazza di 13 anni di fare un parallelo
pregiudiziale tra il fatto che "Pamela ha il costume intero"
e che "Pamela è grassa". Eh sì, perché dopo anni di
pubblicità che insegna a giudicare le donne in base alla rotondità
(e quindi dall'opportunità di mostrarsi) questo pregiudizio è
diffusissimo. La mia ex alunna C. è anoressica: adesso ha 14 anni e
peserà 30 chili, l'ho vista deperire durante tutto l'anno scorso e
forse avrebbe facilmente dato quella risposta al quesito.
La
logica è quella che impedisce ad un ragazzo di 20 anni di fare un
parallelo tra "Fiona legge un libro" e "Fiona è una
studentessa universitaria". Eh già, una donna che legge un
libro per motivi che non siano legati al dovere deve essere per forza
percepita come un'aliena, dopo anni in cui passa il messaggio che la
donna non è che un oggetto sessuale. Stamattina una studentessa
universitaria evidentemente incinta, ha chiesto a due colleghi di
farle scavalcare la fila per un caffè e questi due le hanno risposto
tranquillamente di no. Forse se quella sera avesse letto un libro...
Questi
sono solo piccoli esempi ma, chissà, forse un po' di logica in più
avrebbe impedito un trentennio di dominio craxiano-berlusconiano
della politica spettacolo, della quale degna cornice era la
spiritualità di massa, ostentata di Giovanni Paolo II.
Io
credo che l'insegnamento sia dato da passione ed esperienza, ma non
solo. Se la scuola italiana ha perso un insegnante come te ha subìto
un danno grave, irreparabile. Ma se la "scuola illogica" di
cui parli non si apprestasse a recuperare un po' di logica, allora
sarebbe perduta per sempre, perché non saprebbe reagire ai colpi di
ministri ignoranti e incapaci come Moratti, Gelmini e Profumo. Non è
la logica, caro Alex, che fa male alla scuola, né l'INVALSI, ma le
innumerevoli altre battaglie che sono state portate avanti alla
rinfusa e sono state perse.
Giustamente
tu, con dolce voce di padre, ripeti ai tuoi studenti di non
preoccuparsi, ma io spero che comincino a preoccuparsi seriamente,
magari ad incazzarsi un po'. Spero che si pongano domande e che
queste domande li mettano in viaggio per cercare la risposta. Spero
che la smettano di aver paura di faticare, perché la fatica è
figlia dell'impegno e della partecipazione che, come tu mi insegni,
sono la più fedele declinazione della parola libertà.
Ci
stanno ripetendo che la nostra è la prima generazione dal dopoguerra
che sta peggio dei propri padri. Magari c'è speranza che i
nostri figli staranno meglio di noi, cambiando logica di vita.
Del
resto il tempo è ciclico e la terra continuerà a girare; sempre da
ovest a est, naturalmente, così che, quando a New York sarà giorno a sufficienza
per permettere a Pamela, Gina e Fiona di prendere il sole, a Roma non
saranno mai le nove del mattino.
Un paradosso della nostra balorda società è di aver accantonato la logica razionale a favore di un "emotivismo" che è puramente strumentale ma che non valorizza le emozioni né insegna a riconoscerle e a gestirle. Le emozioni vengono semplicemente "aizzate" per finalità commerciali, per cui le emozioni cosiddette positive (come la gioia, l'affettività o il desiderio di libertà) sono usate per vendere biscotti o automobili, mentre quelle negative (la paura, lo sdegno, l'orrore, ecc.) sono usate per vendere i giornali o creare consenso politico. In tutto ciò, nessuno insegna ad uno studente a contenere la sua ansia di fronte ad una verifica...
RispondiEliminamonna lisa