Il
premio Nobel per la Pace è stato assegnato nei giorni scorsi
all'Unione Europea, perché ha “contribuito per più di 60
anni alla pace e alla riconciliazione, alla democrazia e ai diritti
umani”. Indiscutibilmente una parentesi di pace così duratura tra
i paesi attualmente aderenti all'Unione è un inedito per il nostro
continente. Tuttavia la scelta desta in me qualche perplessità. Ora,
non è la prima volta che trovo discutibile l'assegnazione di un
Nobel per la pace (basti pensare che nel 2009 l'ha vinto il
presidente degli Stati Uniti d'America!), ma mai come ora interrogo
sul senso di questo premio. Mi sembra come se l'Europa premiasse se
stessa attraverso un canale formale. Cos'è, un aiuto dalla
Fondazione Nobel al risollevamento economico dell'Europa?
Diamo voce ai nostri "pensieri rampanti", come fossero frutti acerbi ancora appesi all'albero, in attesa di cadere.
sabato 13 ottobre 2012
sabato 6 ottobre 2012
Prove nazionali 2012 parte 1: il cheating
Difficile credere che un
grafico possa dire molte cose, eppure questo asettico accostamento di
linee, numeri e punti può essere estremamente significativo. Come
per un paesaggio, l'importanza di un grafico dipende da quanti e
quali elementi esso effettivamente contenga, ma può variare anche a
seconda dell'occhio che lo vede. Ecco perché gli studi seri non si
limitano a fornire solo un elenco di dati o solo una loro
rappresentazione grafica: piuttosto cercano di evidenziare aspetti
differenti degli stessi dati con più rappresentazioni, talvolta
incrociate, di modo da poter fornire un quadro interpretativo il più
completo possibile. La rilevazione sugli apprendimenti che l'INVALSI (Istituto di valutazione del sistema scolastico ed educativo italiano) ha
pubblicato dopo la somministrazione e correzione delle “Prove nazionali” del 2012 mostra diversi grafici che offrono
un'ottima fotografia della situazione scolastica italiana.
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