Si può educare alla libertà? Il problema è annoso e più profondo di quanto oggi possa sembrare. Viviamo in un momento di crisi dell'educazione, sovrastata dalla comunicazione di massa. Tuttavia non possiamo più permetterci di trascurare la questione educativa, perché la società e l'individuo affondano le proprie radici proprio lì.
Riuscire a capire il significato delle parole (diceva Don Milani) ci permette di comprenderle davvero, quindi essere liberi: etimologicamente la parola educare è l'opposto di insegnare. L'educazione è l'atto del tirare fuori, quello che Socrate chiamava maieutica, in riferimento al lavoro delle ostetriche. Al contrario, insegnare (non così diverso da insignire) significa imprimere un segno. In entrambi i casi bisogna stare bene attenti all'obiettivo: tirar fuori verso dove? Imprimere quale segno? Timidamente qualcuno ricomincia a parlare coerentemente di libertà, ma qui il cerchio si chiude: si può educare alla libertà?