«A
professo', ma a me che me serve 'a storia dell'arte?» Mi
chiedeva l'anno scorso una studentessa che di terza media. Difficile
far comprendere la bellezza della bellezza ad una persona
abituata a passare i pomeriggi tra la piccola piazzetta ed il grande
centro commerciale. Persone per cui piazza di Spagna è quella «'ndo
sta er Mec (Mc Donald's)» e via del Corso è quella dei grandi
marchi globalizzati. Eppure, tra tutte le città d'Italia, Roma,
quella da cui scrivo, dovrebbe essere la più sensibile alla
valorizzazione dell'arte ed allo sviluppo di una cultura della
cultura.