Cari amici,
in questi giorni il problema del nucleare è prepotentemente (ri)entrato nella nostra quotidianità, riproponendo l' eterna lotta tra coloro che temono per la propria incolumità e sicurezza e coloro che vedono nel nucleare l'unica soluzione ai problemi energetici del nostro paese.
Credo sia necessario ricordare ad alcuni politici dell'attuale governo che i 20 milioni di persone che votarono al referendum del 1987 non rappresentarono "la sinistra incantata da un gruppo esiguo di ambientalisti" (Silvio Berlusconi), bensì una grande rappresentanza del popolo italiano che gridò a gran voce NO al nucleare!
Molte persone oggi si chiedono perché mai si debba di nuovo votare per bloccare una legge già abrogata nell' 87. La risposta è semplice, chi ci governa non ritiene il popolo italiano in grado di decidere per il proprio bene e per il proprio futuro. Quindi Giovedì 9 luglio 2009 il Senato italiano approvò il disegno di legge sullo sviluppo con 154 voti a favore, 1 voto contrario e 1 astenuto. Credo vada sottolineato (astenendomi dal fare commenti) il fatto che l'opposizione NON PARTECIPO' AL VOTO! Per cui oggi ci troviamo nostro malgrado a dover ripetere il voto, e meno male che siamo riusciti ad ottenere questa possibilità!
In una recente intervista il "nostro" premier, nel disperato tentativo di convincere le masse della indispensabilità del nucleare, è riuscito a farci capire una volta per tutte che lui stesso non ne sa assolutamente niente, non se ne è mai realmente interessato e soprattutto non ne conosce minimamente i rischi ad esso collegati. A tal proposito, evito di dilungarmi oltre (per ora) ed allego il link di questa brevissima intervista, che credo debba quanto meno far riflettere. I miei ragazzi di terza media con cui affronto questi argomenti in confronto sembrerebbero astrofisici
nucleari.
A presto cari Baroni
Marcovaldo
Diamo voce ai nostri "pensieri rampanti", come fossero frutti acerbi ancora appesi all'albero, in attesa di cadere.
martedì 29 marzo 2011
lunedì 14 marzo 2011
Segna lib(e)ro
Gli amici di Bulé - Blog de' Pazzi ci danno la possibilità di incontrarci e raccontarci dal vivo sabato 26 marzo, durante Segnalib(e)ro, giornata dell'editoria indipendente.
L'evento si svolgerà a piazza C. Loriedo (Colli Aniene, Roma), dalle 10:30 al tramonto.
La giornata è aperta a tutti coloro che vogliano confrontarsi sui temi della libera informazione, dell'editoria via web e della comunicazione indipendente.
Chiunque desideri salire sull'albero con noi può venire a conoscerci alle 15:30, quando avremo la possibilità di fare una chiacchierata sui temi che più ci stanno a cuore: libertà, complessità, individuo, massa...
All'evento, completamente gratuito, parteciperanno artisti, editori indipendenti e blogger, ciascuno con qualcosa da dire e da dare: "perché la critica sia un esercizio di libertà che guardi all’immaginazione, alla creazione, alla circolazione, al contatto e alla soddisfazione di sentirsi singoli in comunicazione con altri nella convinzione che l’unica ricchezza possibile stia nella pluralità".
Vi aspettiamo: portate le vostre idee e facciamole... fruttare!
martedì 8 marzo 2011
Tu sei bellezza (auguri per l'8 marzo)
I capelli radi, raccolti e l'aria da studentessa diligente, la ragazza che siede sul seggiolino di destra si guarda attorno un attimo, prima di rituffarsi fitta fitta nella conversazione con la sua vicina. L'ora è tarda, poco prima di cena ed ella stringe tra le mani delle dispense fotocopiate alla meglio, con sottolineature disordinate. Gli abiti sono sportivi, leggermente lisi, pratici e comodi. Quando volge lo sguardo agli altri avventori della metropolitana, la ragazza sembra assente, smarrita, quasi impaurita; ma quando si volta a parlare con l'amica il volto le si illumina di nuovo, di una luce che non ci si aspetterebbe. I suoi capelli fini e trascurati d'un tratto appaiono come fossero una chioma fluente, il suo volto si colora, la sua espressione intimorita si trasforma in sorriso.
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domenica 6 marzo 2011
Con il tricolore nel cu...
Chissà quanti di voi, Lettori e Lettrici, starà completando il titolo di questo post con tre lettere o con due. Sarebbe interessante fare una statistica. Magari, se siete dimezzati/e anche Voi, come me, lo state completando sia in un modo che nell'altro. Questa volta però, mi dispiace deluderVi, c'è poco di dimezzato in quello che scriverò. E tengo a precisare che saranno tutte opinioni molto personali.
Il tam tam di questi giorni sull'argomento dell'unità d'Italia ha suscitato in me molte riflessioni, oltre che un forte senso di nausea. Immagino che quest'insistenza continua da parte dei media non abbia niente da invidiare all'insistenza spesso usata dalle strategie di propaganda di governi dittatoriali. E questa è una prima riflessione.
La seconda riguarda il contenuto dell'insistenza: l'unità d'Italia. Un contenuto certo innocente rispetto a quelli che volevano essere fatti passare dalle propagande di cui sopra, penseranno Alcuni/e. Ma ne siamo proprio sicuri?
Bhe sì! Mi risponderanno quegli/lle Alcuni/e. La superiorità della razza ariana per esempio, è una mistificazione, un qualcosa di inventato, che voleva essere fatto passare per qualcosa di reale allo scopo di ottenere determinati risultati. La qual cosa non è applicabile al concetto di unità d'Italia.
Ebbene, cari e care Alcuni/e, io non la penso proprio così.
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martedì 1 marzo 2011
Ecco a voi Marcovaldo...
Ragazzi ce l'abbiamo fatta, finalmente sono tra voi!!
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